Molto spesso sono le grandi aziende che, proprio per la loro popolarità, si trovano a dover affrontare questo processo di rinnovamento per non perdere credibilità di fronte al proprio pubblico e accogliere le ultime novità del settore di riferimento.
Ci avete fatto caso? Anche McDonald’s, negli ultimi anni, ha effettuato un rebranding!
Popolare ed amato in tutto il mondo, veniva però additato come distributore di “junk food” specialmente dopo l’uscita del film documentario
“Super Size Me” del 2004 che ebbe un enorme successo. Come riacquisire la fiducia dei clienti e cambiare tale opinione?
Attraverso un sapiente rebranding: dall’introduzione di un menù con proposte più “sane” (come insalate, frutta, cibi freschi, ecc..) al cambiamento del logo (il rosso è stato sostituito con un più “salutare” verde bosco), passando per un restyling dei negozi fisici (di cui sono stati rinnovati sia architetture che spazi, colori e materiali utilizzati – inserendo ad esempio il legno) che conferisse loro un’apparenza più elegante e meno “da fast food”; questi i principali rinnovamenti che il brand ha messo in campo. Anche il packaging degli alimenti è diventato giorno dopo giorno più ecologico: c’è stato infatti un incremento dell’uso di cartone in sostituzione della plastica e, sulla scia di questo ideale, recentemente sono state anche abolite le cannucce.
McDonald’s inoltre, ha saputo sfruttare la brand reputation positiva di altre aziende per cambiare la propria: vi dice qualcosa l’utilizzo di pollo 100% italiano firmato Amadori? Oppure la collaborazione con GialloZafferano? In Italia, la scelta di questi partner ha sicuramente contribuito a diffondere l’idea che McDonald’s sia attento alla salute, all’utilizzo di alimenti a km 0 e all’impatto ambientale.
Recent Comments