Social Media Trend: meglio seguirli o evitarli?

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Trend: fenomeni virali che emergono rapidamente sui Social Media e catturano l’attenzione di milioni di utenti. La loro popolarità è spesso dovuta all’associazione di più caratteristiche come musiche, scenari, collegamenti con eventi/notizie real-time che li rendono particolarmente attrattivi sia per il pubblico che per l’algoritmo stesso della piattaforma, il quale dunque ne incentiva la diffusione e ne favorisce la visibilità.

Scegliere di “seguire” un trend significa quindi inserirsi all’interno di una conversazione praticamente globale, sfruttando la viralità del contenuto per aumentare la propria visibilità online. Dobbiamo però tenere in considerazione che i trend si susseguono ad una velocità impressionante: ciò che oggi è virale, domani potrebbe essere già stato dimenticato dagli utenti e sostituito con un nuovo trend.

Ma perché i trend hanno un impatto così potente sugli utenti dei Social Media? E soprattutto, ha senso per un brand inserirli all’interno della propria strategia di comunicazione?

Il fenomeno della viralità dei contenuti in trend e il bisogno di appartenenza

La viralità di un contenuto non è mai casuale, al contrario si basa su meccanismi psicologici intrinseci dell’essere umano che lo spingono a replicare i trend, condividerli e interagire con questo tipo di format. La volontà di replicare un trend si lega infatti strettamente ad un meccanismo noto in psicologia e sociologia, ovvero il bisogno di appartenenza: le persone usano i Social Media alla ricerca di connessioni, relazioni e identificazione. Questo li spinge a replicare un trend, in quanto viene interpretato inconsciamente come un modo per sentirsi parte di una comunità.

È Solomon Asch, con l’esperimento sul conformismo confluito poi nella sua “teoria della conformità sociale” a dimostrare nel 1951 come gli individui siano inclini ad adattare il proprio comportamento a quello della maggioranza. L’autore ha fatto emergere chiaramente come, nella maggior parte dei casi, le persone tendono a conformarsi alle posizioni della maggioranza – anche quando la scelta corretta è palese – per paura: lo fanno per evitare la censura, l’esclusione e la disapprovazione sociale e per non sembrare ridicoli o sciocchi. Questo tipo di meccanismo è lo stesso riscontrabile nel comportamento online degli utenti: quando un contenuto diventa virale, si innesca l’emulazione. Gli utenti sono propensi a riprodurre ciò che fanno tutti nella speranza di ottenere approvazione sociale (dunque dimostrare di essere “al passo” con gli altri utenti) e di raggiungere lo stesso successo.

Un altro elemento psicologico determinante è la cosiddetta FOMO (Fear of Missing Out), ovvero la paura di rimanere esclusi da qualcosa di rilevante. I trend sui social media creano un senso di urgenza: partecipare significa essere aggiornati e rilevanti, non farlo significa rischiare di essere tagliati fuori dal discorso collettivo.

Dai trend del passato ai trend di oggi

Sono diversi i fenomeni virali ai quali abbiamo assistito nel corso degli anni e che hanno segnato l’evoluzione dei social media. Come non menzionare la Ice Bucket Challenge, che ha combinato un trend virale con una causa benefica raccogliendo milioni di dollari pere la ricerca sulla SLA? Oppure, nel 2013, l’“Harlem Shake”: il trend esploso proprio avendo come base l’omonima canzone di Baauer e che vedeva le persone eseguire una sequenza di balli sfrenati?

Oggi la viralità dei contenuti è alimentata in particolar modo da canali come TikTok e Instagram Reels. Tra i trend più in voga del momento troviamo i “Get Ready With Me” (GRWM), video in cui gli utenti mostrano la loro routine di preparazione, e i trend audio, dove una frase o un suono specifico diventano la base per contenuti reinterpretati in maniera creativa. Anche i trend AI, come la trasformazione delle foto in ritratti digitali o con stili particolari (come quello di Studio Ghibli) stanno dominando la scena, grazie ai progressi della tecnologia e alla volontà degli utenti di sperimentare nuove forme di espressione.

Seguire i trend: opportunità o rischio per i brand?

Dal punto di vista di un’agenzia di comunicazione, come Red Apple International, c’è una domanda in particolare che è necessario porsi: ha davvero senso per un brand seguire i trend o è un errore strategico?

La risposta, come sempre, non può essere univoca ma dipende da diversi fattori. Inserirsi in un trend può sicuramente portare un aumento di visibilità e engagement, soprattutto se si riesce a declinarlo ed interpretarlo in modo autentico e coerente con il tone of voice del brand. Un esempio è il modo in cui alcuni marchi hanno sfruttato i meme o le challenge per promuovere prodotti o servizi, senza risultare forzati.

Tuttavia, seguire ciecamente un trend senza che questo abbia un reale allineamento con i valori aziendali può generare un effetto boomerang negativo. Gli utenti, che poi sono anche potenziali clienti e consumatori, sono sempre più attenti e consapevoli di ciò che vedono sui social e percepiscono quando un brand cerca di “salire sul carro dei vincitori” senza un reale motivo. Il rischio dunque è quello di perdere credibilità e coerenza.

La strategia vincente per cavalcare i trend nel B2B: equilibrio e personalizzazione

Per un brand, il segreto sta nell’equilibrio. Il nostro consiglio non è quello di ignorare completamente i trend – o le attività di real time marketing – ma di selezionare in modo strategico i contenuti da emulare e da declinare in base alla propria identità.

In un’attività strategica di comunicazione, nel caso in cui si vogliano utilizzare dei trend, il brand deve chiedersi:

  • Questo trend è in linea con la mia identità?
  • È possibile personalizzarlo in modo che rifletta la mission e il tone of voice che mi rappresentano?
  • Il trend è davvero un valore aggiunto per il mio pubblico?

Se la risposta a queste domande è affermativa, allora ha senso partecipare. In caso contrario, meglio concentrarsi su contenuti originali che costruiscano un’identità di brand distintiva e duratura.

Possiamo dunque affermare che i trend sui social media siano sicuramente potenti strumenti di comunicazione, ma devono essere utilizzati con intelligenza. La viralità è qualcosa che arriva e scompare alla velocità della luce, mentre la coerenza del brand è un valore che si costruisce nel tempo.

In Red Apple International crediamo fermamente che il successo sui social non si misuri solo in visualizzazioni, ma nella capacità di divulgare contenuti di valore e costruire relazioni durature con il proprio pubblico. Parliamone!

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